In presenza di tosse, febbre, starnuti e simili, la domanda sorge spontanea: si tratta di coronavirus oppure no? Le caratteristiche del virus finora note possono risultare utili per una prima autovalutazione.
Al momento possono recarsi da medici e centri di pronto soccorso solo pazienti gravi affetti da coronavirus o soggetti particolarmente a rischio con sintomatologia. In tutti gli altri casi, bisogna evitare di correre a farsi visitare. In presenza di tosse, febbre, starnuti e simili, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa: si tratta di coronavirus oppure no? In buona sostanza, ciò può essere determinato con certezza solo con l’apposito test; le caratteristiche finora note di questo nuovo virus, tuttavia, possono risultare utili per una prima autovalutazione di massima.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha redatto un elenco dei sintomi tipici provocati dal nuovo coronavirus sulla base dei sintomi manifestati nei circa 55 924 individui infettati, sottoposti a test e analisi fino al 20 febbraio 2020.
Il virus è denominato Sars-CoV-2 e la patologia di cui è responsabile Covid-19. Secondo i dati dell’OMS, la maggior parte dei pazienti affetti da Covid-19 accusava febbre (87,9 percento) e tosse secca (67,7 percento). Circa un paziente su tre lamentava spossatezza, stanchezza (38,1 percento) oppure espettorato (33,4 percento). Il 18,6 percento presentava affanno, il 13,9 percento raucedine (mal di gola). Un 14,8 percento ha riferito, inoltre, dolori muscolari o articolari, mentre l’11,4 percento brividi di freddo. Sintomi più rari sono stati nausea nel 5 percento dei casi, naso chiuso 4,8 percento, diarrea 3,7 percento o emottisi (tosse con sangue) 0,9 percento. Stando alla pubblicazione dell'OMS, la perdita del gusto e dell'olfatto è un ulteriore sintomo aggiuntosi come caratteristica inequivocabile. Secondo il Robert Koch-Institut, circa il 50% dei malati accusa questo sintomo.
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Anche il decorso della malattia consente di trarre alcune conclusioni: in caso di influenza, febbre alta fino a 41˚C, brividi di freddo e sudorazione insorgono repentinamente, mentre i sintomi del coronavirus si manifestano spesso (nell’80 percento dei casi) in modo più lento e moderato. Tra l’altro, vi sono anche persone infette totalmente asintomatiche.
La tabella qui di seguito pone a confronto i sintomi del nuovo coronavirus con quelli di una normale influenza e di un raffreddore. Il nuovo coronavirus stabilisce una sequenza precisa: il sintomo più ricorrente nei pazienti affetti da Covid-19 è il primo più in alto (febbre), seguito da «tosse secca», il secondo più diffuso e così via.
Sintomi |
Nuovo coronavirus |
Influenza |
Raffreddore |
---|---|---|---|
Perdita del gusto e dell'olfatto | frequentemente | mai | mai |
Febbre |
frequentemente |
frequentemente |
raramente |
Tosse secca |
frequentemente |
frequentemente |
raramente |
Stanchezza |
a volte |
frequentemente |
a volte |
Espettorazione |
a volte |
a volte |
raramente |
Insufficienza respiratoria |
a volte |
mai |
mai |
Dolori articolari/muscolari |
a volte |
frequentemente |
frequentemente |
Mal di gola |
a volte |
a volte |
frequentemente |
Brividi |
a volte |
frequentemente |
mai |
Mal di testa |
a volte |
frequentemente |
raramente |
Starnuti |
no |
no |
frequentemente |
Rinite |
no |
no |
frequentemente |
Decorso della malattia |
|||
Decorso lento |
frequentemente |
mai |
frequentemente |
Risponda a tutte le domande. In questo modo il sistema fornirà una raccomandazione su che cosa deve fare.
Affanno e difficoltà respiratorie sono tipici di patologia da coronavirus, specialmente se abbinati a tosse e febbre. Il quadro diviene ancora più indicativo, qualora la sintomatologia non insorga in modo improvviso, ma lentamente. Gli starnuti, invece, sono in primo luogo da associarsi a un normale raffreddore, e non si manifestano né in caso di influenza, né di coronavirus.
Un’altra differenza tra influenza e coronavirus risiede poi nell’insorgenza di cefalea, dolori muscolari e brividi di freddo. Gli studi e le analisi relativi al coronavirus non sono ancora esaustivi; i dati del presente contributo sono da intendersi come provvisori (aggiornati al 16 marzo 2020).
Un’altra differenza tra influenza e coronavirus risiede poi nell’insorgenza di cefalea, dolori muscolari e brividi di freddo. Gli studi e le analisi relativi al coronavirus non sono ancora esaustivi; i dati del presente contributo sono da intendersi come provvisori (aggiornati al 16 marzo 2020).
Fonti: WHO, Robert Koch-Institut