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La tosse: un riflesso vitale

La tosse toglie le forze, disturba il sonno e può essere molto fastidiosa. Di solito però si risolve senza farmaci.

Tosse: i fatti

Perché si tossisce?

La tosse è un meccanismo difensivo naturale del corpo. Lo stimolo a tossire è attivato da «sensori» che si trovano sulla superficie delle vie respiratorie e segnalano immediatamente la presenza di particelle estranee. I colpi di tosse riflessi servono ad espellere velocemente queste particelle. I recettori della tosse possono essere irritati anche dalla presenza di infiammazioni delle vie respiratorie, muco o succhi gastrici che risalgono dallo stomaco. Anche questi fattori possono causare attacchi di tosse.

Quali tipi di tosse esistono?

Consigli per la tosse
  • In caso di tosse è importante bere a sufficienza. Questo fluidifica il catarro nelle vie respiratorie e ne favorisce l'espulsione.
  • I dolci, ad esempio il tè con il miele o la liquirizia, possono calmare la tosse. Attenzione: non somministrare il miele ai bambini di età inferiore a un anno.
  • Un impacco caldo sul petto è spesso utile. Immergere un asciugamano nell'acqua calda, strizzarlo e metterlo sul petto alla temperatura più confortevole. Posizionarvi sopra un asciugamano bello spesso e asciutto. Quando l'asciugamano si raffredda, rimuoverlo. Non dovrebbe raffreddarsi sul tuo petto. Riposare per almeno 30 minuti dopo l'impacco sul petto.
  • In caso di tosse con febbre alta persistente, respiro corto, polso rapido e/o marcata debolezza contattare il medico prima possibile.
  • Rivolgersi immediatamente al medico anche se compaiono ulteriori sintomi, come mancanza di respiro, dolore al petto, palpitazioni o espettorato sanguinolento.
  • Non bloccare la tosse con espettorato, altrimenti non si riesce a espettorare il muco.
  • Se compare una tosse acuta con espettorato purulento accompagnata da una forte sensazione di malessere, ma senza un raffreddore, potrebbe trattarsi di polmonite. Con una tosse di questo tipo, con o senza febbre, ci si deve sottoporre immediatamente ad accertamenti.
  • Molto fastidiosa e anche pericolosa per i bambini e le persone fragili è la pertosse. Questa tosse irritante dura per settimane. Né la vaccinazione di base, né una precedente infezione proteggono dalla possibilità di reinfettarsi. È quindi necessario fare una vaccinazione di richiamo circa ogni dieci anni.
  • Consiglio per i fumatori: il catarro è più facile da espellere se si beve mezzo litro di tè caldo al mattino subito dopo il risveglio. È meglio prepararlo la sera prima e metterlo in un thermos. Così è pronto da bere appena ci si alza.
  • Negli (ex) fumatori, una tosse nuova e persistente può essere indice di cancro ai polmoni. La comparsa di un espettorato sanguinolento senza che sia presente un'infezione del tratto respiratorio è un segnale di allarme.

La tosse viene suddivisa in acuta, cioè più breve di tre settimane, e cronica, se dura più di otto settimane. Se ha una durata intermedia si parla invece di tosse subacuta.

La si può anche suddividere in secca e irritante o produttiva, accompagnata dall'espulsione di muco.

Quali sono le cause della tosse acuta?

La tosse è un sintomo, non una malattia. Di solito la tosse acuta è sintomo di un'infezione respiratoria virale. In due terzi dei pazienti la tosse da raffreddamento scompare da sola entro un paio di settimane, ma a volte può durare più a lungo.

La polmonite è molto più rara. In questo caso la tosse è accompagnata da una forte sensazione di malessere e spesso da assenza di raffreddore, che è invece un sintomo tipico delle infezioni virali delle vie respiratorie. La febbre può essere presente o meno.

Un'altra causa della tosse acuta è il peggioramento dell'asma o della BPCO, una patologia polmonare caratterizzata dall'infiammazione e dall'ostruzione cronica delle vie respiratorie. Una malattia rara ma estremamente pericolosa è l'embolia polmonare che in genere si manifesta anche con dolore al petto e mancanza di respiro.

Qual è la causa della tosse cronica?

Non di rado la causa è un accumulo di muco nel naso o nei seni paranasali (solitamente di origine allergica), una condizione conosciuta come «sindrome da gocciolamento postnasale». Il muco scorre in fondo alla gola, spesso senza che il paziente ne sia consapevole, provocando attacchi di tosse.

Un'altra causa comune è l'asma bronchiale, che solitamente viene aggravata da particolari fattori come il freddo o i pollini. Spesso in famiglia sono presenti altri casi di asma, febbre da fieno o altre allergie.

Un'altra causa è il reflusso gastroesofageo, nel quale i succhi gastrici acidi in eccesso irritano i recettori della tosse. Infine, la tosse cronica può essere causata da alcuni medicinali. In particolare la tosse è un effetto collaterale di alcuni farmaci antipertensivi (i cosiddetti ACE-inibitori) e colpisce fino al 15% dei pazienti.

Le malattie polmonari croniche come la bronchite cronica o la BPCO sono generalmente accompagnate da una tosse «produttiva» con espettorato.

In meno del due per cento dei casi la tosse cronica è causata dal cancro ai polmoni.

(Continuazione in basso...)

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Questo aiuta contro la tosse

Cosa si può fare contro la tosse da infezione respiratoria?

Questa tosse di solito si risolve da sola e non richiede alcun trattamento specifico. In generale è utile bere a sufficienza ed evitare di fumare perché prolunga la malattia. Mangiare miele, applicare un balsamo sul petto o inalare di una soluzione salina può aiutare ad alleviare i sintomi.

Spesso per le malattie da raffreddamento si prescrivono farmaci espettoranti sedativi della tosse, ma non è scientificamente provato che siano veramente utili. Alcuni fitoterapici (ad esempio a base di timo ed edera) si sono dimostrati efficaci contro la tosse in studi isolati, ma mancano ancora ricerche più approfondite sulla loro efficacia. Dato che di solito questi rimedi hanno pochi effetti collaterali, vale la pena provarli nel caso degli adulti.

I bloccanti della tosse (i cosiddetti antitussivi), che contengono ad esempio codeina come principio attivo, possono migliorare il sonno notturno negli adulti in caso di tosse irritabile. Dovrebbero essere assunti al massimo per una settimana. In casi specifici può essere utile fare inalazioni con un preparato di cortisone.

Cosa si può fare quando la tosse non è associata a una malattia da raffreddamento?

Se si soffre di tosse cronica ci si deve rivolgere al proprio medico di famiglia. Se compaiono altri segnali d'allarme come respiro corto, dolore al petto, palpitazioni o espettorato sanguinolento, è consigliabile sottoporsi immediatamente a una visita medica.

Gli antibiotici sono utili contro la tosse?

Laringite

La laringite colpisce i bambini ed è caratterizzata da tosse «abbaiante» accompagnata da raucedine e dispnea. Di solito è causata da un'infezione virale del tratto respiratorio e causa gonfiore della mucosa della laringe e della trachea superiore. Nei bambini fino a sei anni la laringite può portare a pericolosi attacchi di tosse a causa del forte gonfiore delle vie respiratorie, ancora molto strette a quell'età. La prima cosa da fare è calmare il bambino e fargli respirare aria fresca. La terapia è a base di preparati cortisonici da assumere in supposte o succhi. Se la respirazione è difficoltosa ci si deve rivolgere immediatamente al medico.

Gli antibiotici sono efficaci solo se l'infezione è di origine batterica. Oltre il 90% delle infezioni respiratorie sono tuttavia causate da virus contro i quali gli antibiotici non possono fare nulla. In generale si continua a prescrivere gli antibiotici troppo spesso, causando più danni che benefici.

Di cosa si deve tener conto quando si acquista una mascherina?

La Società Svizzera di Pediatria consiglia di non trattare i bambini né con farmaci chimici né con medicinali per la tosse a base di erbe. In primo luogo perché non è stato dimostrato che ne traggano beneficio e in secondo luogo perché in età pediatrica possono causare gravi effetti collaterali. Il miele si può dare ai bambini solo a partire da un anno di età. Prima di ricorrere alle inalazioni si deve chiedere consiglio al pediatra perché solo alcune sono adatte ai bambini.

Esercizi di respirazione contro la tosse

 

Questi tre esercizi di respirazione facilitano la disostruzione dei polmoni e ne migliorano la ventilazione. Questo riduce il rischio di polmonite.

Esercizio 1: Respirazione addominale

Questo esercizio aiuta a ventilare meglio i polmoni. Sedersi in posizione eretta, appoggiare le mani sulla pancia e intrecciare le dita in modo lasco. Inspirare lentamente e in modo rilassato dal naso ed espirare dalla bocca. Cercare di respirare non solo nel petto, ma anche «nella pancia». Se si esegue correttamente, le dita intrecciate si allontanano durante l'inspirazione e si riavvicinano durante l'espirazione.

L'aria fresca entra ancora di più nei polmoni se durante questo esercizio si tengono le labbra socchiuse: per farlo, avvicinare le labbra quando si espira, come se si pronunciasse una «F». Questo ha due effetti: le vie aeree rimangono aperte meglio quando si espira e il catarro nelle vie aeree si scioglie meglio. Ripetere questo esercizio per tre volte.

Esercizio 2: allenamento del diaframma

Il diaframma è il muscolo più importante per la respirazione. Si trova tra il torace e l'addome. Sedersi in posizione eretta, appoggiare le mani sulla pancia e intrecciare le dita in modo lasco. Quindi inspirare a più riprese attraverso il naso in tre brevi respiri. Immagina di avere il naso che cola e di cercare di tirare su il muco per tre volte di seguito. Poi si espira di nuovo. Ripetere questo esercizio per tre volte.

Esercizio 3: eliminare il catarro

Questo esercizio di respirazione è bene praticarlo quando si è ancora in salute. Tenere a portata di mano un fazzoletto perché spesso scioglie il catarro. Sedersi in posizione eretta e respirare in modo rilassato. Durante l'espirazione, immagina di respirare su uno specchio davanti al viso, in modo da appannarlo. Si può anche tenere il fazzoletto davanti alla bocca con una mano, come uno specchio.

Questo esercizio può anche essere variato: o inspirare lentamente ed espirare brevemente e con forza. Oppure inspirare solo brevemente e poi espirare a lungo. È importante espirare con la massima forza possibile. Come se urlassi: «Ah!!!», ma senza emettere nessun suono. Ripetere questo esercizio di respirazione finché il catarro non arriva in gola e si riesce a sputarlo.

Con questa tecnica, chiamata «huffing», si espellono le secrezioni nelle vie aeree profonde in modo molto più efficiente rispetto a quando si tossisce. Questo perché quando si tossisce, una parte del catarro ritorna sempre nei polmoni.

di Dott. med. Christian Johannes Ambrosch e Cornelia Caviglia,

pubblicato in data 14.01.2022, modificato in data 30.10.2023


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