Che cosa si intende esattamente per meditazione? Eccone tre forme molto diffuse.
Molti studi lo dimostrano: meditare rende più felici, assicura più energie, migliora la percezione del proprio corpo e permette di sbarazzarsi con maggiore facilità di pensieri che distolgano l’attenzione, aiutando quindi a vivere di più nel presente.
Ma che cosa si intende per «meditazione»? La definizione da dizionario, «concentrazione mistica e contemplativa», rende conto delle sue numerosissime varianti. Uno studio di Bethany E. Kok ha analizzato la diversa efficacia di tre forme di meditazione molto diffuse e propone di applicarle in presenza di differenti sintomi. (Continua a leggere qui di seguito...)
1. Meditazione della presenza: la respirazione guidata e la percezione cosciente delle singole parti del corpo attraverso il cosiddetto «body scan» aiutano a ridurre la proliferazione di pensieri in grado di distrarci.
2. Meditazione della gentilezza amorevole: la concentrazione consapevole e l’evocazione mirata dei sentimenti che nutriamo nei confronti di chi amiamo aiutano a favorire i pensieri positivi e a innescare un senso di connessione.
3. Meditazione Vipassana: in questo tipo di meditazione ci si esercita a osservare i propri pensieri e a lasciarli scorrere senza entrarvi o giudicarli, contribuendo a sviluppare una certa distanza da essi.