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Put your hands up in the air!

Hai bisogno di un po’ di motivazione? Nella giungla dei metodi di rilassamento esistenti, il nostro redattore ha scoperto un esercizio che regala immediatamente nuova energia.

La «tristezza di gennaio» incalza? Non c’è motivo di preoccuparsi, del resto il primo mese dell’anno non conosce rivali quando si tratta di malumori. All’euforia dei giorni di festa per salutare l’anno passato segue per molte persone un stato di profondo torpore che coincide con l’inizio del nuovo anno. Ed ecco quindi che con una diffusa sensazione di fiacchezza si sta seduti davanti al computer in ufficio o a casa e si naviga per esempio su iMpuls, invece di sbrigare i fastidiosi doveri rimasti indietro. Credimi, so di cosa parlo.

Lungi da me l’idea di distrarti dalla lettura di iMpuls, però vorrei farti conoscere un semplice esercizio che potrà tornarti utile in quei giorni di gennaio in cui fiacchezza e spossatezza prendono il sopravvento. Serve per rilassarsi e allo stesso tempo per ricaricarsi. Io lo uso sempre quando ho urgentemente bisogno di una sferzata di energia ma sono riluttante all’idea di perdere troppo tempo. 

Su le braccia!

L’esercizio che personalmente chiamo «raffreddamento del plesso solare» funziona così: siediti comodamente sulla sedia dell’ufficio o sul divano di casa, ma tieni la schiena dritta. Appoggia le braccia rilassate sulle cosce, chiudi gli occhi e inspira ed espira profondamente alcune volte, in modo che la parete addominale si sollevi e si riabbassi. A questo punto solleva le braccia come se afferrassi una sbarra all’altezza del mento. Ci siamo?

Ora distendi velocemente le braccia in alto e allarga le dita. Nel frattempo inspira con il naso nel modo più veloce e profondo possibile. Poi abbassa nuovamente le braccia riportandole nella posizione iniziale ed espira altrettanto velocemente sempre con il naso. Ripetere l’alternanza tra inspirazione ed espirazione per circa 30 secondi. Successivamente, riporta le braccia sulle cosce e respira profondamente e lentamente per alcune volte. A seconda del tempo a disposizione e della voglia, puoi ripetere l’esercizio più volte. Io lo faccio spesso anche una volta sola. (Continua a leggere qui di seguito...)

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Valutazione

Fattore di relax: 3
Costo / beneficio: 3
Potenziale di dipendenza: 2

Scala di valutazione: 1-5

Tutto tirato a lucido

Da cosa dipenda non lo so, ma riaprire gli occhi dopo questo breve esercizio è sempre fantastico. Sembra che nel frattempo l’ambiente circostante abbia cambiato completamente aspetto e che tutto sia stato tirato a lucido. I colori appaiono più vividi e ogni cosa sembra tornare al suo posto. E la tristezza di gennaio? Sarà come non averla mai sentita nominare.

Dopo che avrai eseguito un paio di volte questo esercizio, capirai anche tu perché io lo chiami affettuosamente «raffreddamento del plesso solare». Non voglio entrare nel dettaglio, però ti consiglio di soffiare sempre il naso prima di iniziare, altrimenti l’esercizio potrebbe prendere una brutta piega o meglio, quella sbagliata e «inondare» letteralmente il plesso solare.

di Lukas Hadorn,

pubblicato in data 21.12.2017, modificato in data 25.04.2022


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